martedì 2 agosto 2011

LA CENA DAL CINESE


Magia, fascino, oriente sommerso, incenso… acquario con pesci di Terracina, involtini primavera, ravioli e nuvolette… gatto all’ingresso che sai che non ritroverai mai all’uscita, dubbio, incertezza, ma poi non ci pensi più ed entri comunque…

e poi amici, andiamo dal cinese?, “dai che c’ho solo 10 euro”, cameriera cozza e impacciata, salsetta rossa cancerogena, gelati fritti e fritti gelati… risi e sorrisi, pollo che ti fa ripensare al gatto con malinconia,velo di tristezza, ma poi nutella fritta per la dieta,conto e grappa offerta dalla casa…

E poi casa, letto, senso di pesantezza, sonno… incubi con mostri di ogni sorta, cagotto improvviso e incontrollabile ad esplosione, pensieri terribili di morte, rimpianti di ogni sorta… deliri, improvvisa tenerezza e pentimento, senso di colpa e un ultimo pensiero ancora per il gatto…

poi la ripresa inaspettata, senso improvviso di benessere, nirvana, illuminazione, satori… è una fuga di Pantani, la vittoria degli Abbagnale, è il pareggio di Materazzi al mondiale: SONO ANCORA VIVO BEPPE, SONO ANCORA VIVO...

e infine letto di nuovo,risveglio, serenità, amicizia, amore, rinascita.

La cena al ristorante cinese.

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