mercoledì 31 agosto 2011

SALVARE IL MONDO


... a quanto pare noi siamo nati "per cambiare il mondo"... anzi "per salvare il mondo"... così la generazione precedente alla nostra viene da noi come un bimbo con in mano il suo giocattolo e ci fa " si è rotto papà, si è rotto il mondo"... come si è rotto??? l'hai rotto!!! e a noi spetta il compito di mettere le pezze, che se si potesse ricomprare sarebbe meglio.

Insomma un bel compito: "salvare l'Italia", "salvare il mondo", "salvare il pianeta"... si compiti sempre più vasti e di grande responsabilità... in cui indovinate un pò chi ci vorrebbe per aiutarci??? Dio... semplice no!

Ma il compito invece è della nuova generazione, e sebbene mia nipote mi chiami Dio invece di zio onestamente non me la sento. Non voglio più sentire parlare di concetti più grandi di me tipo "italia","mondo", "pianeta" e ho voglia di un giocattolo molto più semplice, più piccolo, ancora intatto, di cui posso prendermi cura.

Leggi anche : http://www.storiediunprecario.it/2011/12/alla-posta.html

2 commenti:

  1. L'Italia e il mondo non sono soltanto una somma di realtà più semplici e piccole (ancorchè il più delle volte non intatte)?

    Un insieme di appartamenti, condomini, villette, palazzoni, negozi, ristoranti, parrocchie, società, imprese, aziende agricole, uffici, scuole, asili dai nomi improbabili, municipi, città, comuni, province (per ora), regioni e così via?

    Forse noi italiani non siamo proprio specialisti a prenderci cura delle cose, nè di quelle grandi nè di quelle piccole.

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  2. sono daccordo con te e trovo che bisogna partire da quelle realtà più piccole anche per capirsi meglio... invece le parole grandi, lontane e astratte come mondo allontanano dalla concretezza e dalle reali esigenze. Ci vuole più contatto con le cose, se tu pianti una begonia e l'annaffi, la begonia cresce punto. Non c'è bisogno di firmare petizioni per salvare l'ambiente. Se si parte dalla begonia reintrodurremo il cervo e lo scoiattolo a Roma in meno di un anno e allora staremo salvando veramente qualcosa.

    Dennis

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