giovedì 11 agosto 2011

La città è un tumore


... ieri sera come d'abitudine, mi sono fatto una passeggiata dopo cena di un paio d'ore... dovete sapere che io ho le abitudini di un nonno e questa è una di quelle... è cambiata molto la mia zona negli ultimi anni: la strada è stata raddoppiata, c'è un tunnel che "stupra" monte mario per permettere di arrivare prima a Prati Fiscali, ci sono nuovi supermercati e un paio di grossi parcheggi... fin solo a dieci anni fa qui sembrava di stare in campagna... c'era ad esempio nel mio condominio un piccolo bosco di noccioli, un enorme mandorlo sotto cui restare seduti a vedere chi giocava a tennis, e numerosi alberi da frutta, fra cui un susino su cui era molto divertente arrampicarsi e far incazzare il proprietario. Il vicino di casa, il civico accanto, aveva una specie di fattoria con i conigli, non era quindi raro potere vedere qualche coniglio e addirittura tenerli in mano con quei loro occhi rossi di sangue. Mi capitò un giorno anche di incontrare sotto casa, una bella biscia verde, probabilmente una natrice proveniente da qualche zona limitrofa... Adesso come tante piccole metastasi si sono inseriti cartelloni pubblicitari, kebabbari, pizzerie, nuove case, lampioni della luce, parcheggi, macchine e motorini... Amici, LA CITTA' E' UN TUMORE, è inutile negarselo ancora; chi viaggia ne è perfettamente consapevole. Quando voli sopra l'Etiopia e arrivi ad Addis Abeba è perfettamente visibile che si tratta di un cancro, per non parlare quando dopo essere volato sopra il delta dell'Okawango atterri a Gaborone... La città è un tumore che distrugge tutto quello che è TRADIZIONE, perché l'unica cosa che lega generazioni e generazioni è ancora una volta il pino, o l'ulivo, o il vischio natalizio, l'edera, il sorbo, il noce, il mandorlo e anche il coniglio e la biscia (che schifo la biscia!!!)...

E allora, cari i miei 25 lettori, se la città è un tumore che aspettiamo a bombardarla???

Leggi anche: http://www.storiediunprecario.it/2015/02/i-pinoli.html

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