
... Buongiorno a tutti e benvenuti a Boccea! Boccea: un quartiere dove l'uomo di Neanderthal, opportunamente sbarbato e rimesso in vita, farebbe comunque la sua porca figura! Sembra che Gheddafi fosse su via di Torrevecchia quando decise di farsi giustiziare...
Io sono nel parco col mitico Spitz ( il mio scordinatissimo cane ) e siamo nel pieno del temporale.
Il parco è bello sotto il diluvio che si abbatte su Roma e pensare alle persone bloccate nel traffico e ai tombini che straripano mi mette in circolo un certo sadismo divertito. Ma anche io sono pieno di preoccupazioni e di ansie. Provo a ripetermi “è solo pioggia, è solo pioggia, è solo pioggia” come se fosse un mantra, ma una parte di me si ribella con forza e lentamente va in paranoia: “Ma quale solo pioggia? Mi si infangano le Superga nuove cazzo!!! E poi sto in motorino… e poi ho lasciato lo stendino sul terrazzo… ecco sta entrando pure nei pantaloni… ecco mi ammalerò… mi prenderò una bella influenza… oddio muoio… seppellitemi al parco etc etc etc”. E così mentre vengo travolto da tutte le ansie che ci sono al mondo mi dimentico che sarebbe solo acqua.
Spitz che invece è un figo, non è mai stato così contento, neanche ci fosse il Sole. No lui preferisce l’acqua e corre tutto storto, saltando fra le spighe appassite. Sembra quasi una danza, io spero sia una danza del sereno, mentre appare e scompare come una molla fra l’erba alta. Lo scirocco soffia forte, col suo alito pesante e appiccicoso, portandosi dietro tutto lo smog della città in delirio. Sembra quasi che la colpa del disagio sia dovuto alla perturbazione. Eppure il cane è felice, lui sa che è solo acqua.
Ma per chi va al lavoro e per chi vive in città, Eolo, Zeus e Iperione sono morti da un pezzo. Acqua significa solo ritardo, ansia, influenza, mal di gola, macchina rotta, meccanico, soldi. E in situazioni estreme anche qualcosa di più pericoloso e dannoso. Così si vedono queste città invase dall'acqua che si porta via, come per lo tzunami in Giappone, macchine, ombrelloni, sedie, motorini, pezzi d'asfalto e quando dice male anche corpi di persone...
Eppure se fossimo in Africa e ci fossero fulmini vedremmo gli gnu saltare e dirigersi verso il temporale per l'inizio della stagione delle piogge, che bagnerà per giorni e giorni consecutivamente la terra rimettendola in vita.
Per fortuna, da noi a Roma, all’ora di pranzo è finito tutto. Spaccati di azzurro si intravedono fra i nuvoloni ancora minacciosi, mentre il Sole si poggia qua e la su qualche panchina bagnata e anche sul mio stendino lasciato in terrazzo.
Tutto è tornato alla normalità finché non apro i giornali:
“calamità” “semafori impazziti” “è colpa del sindaco” “no il sindaco ha ragione” “era imprevedibile” “nubifragio” “c’è un morto”
In finale l'acqua ormai non è più niente: non è più la personificazione di un Dio ne in grado di nutrire la terra, ma solo una scomodità, un'ansia per le persone e l'ennesimo pretesto per fare politica. Potrebbero abolirla....
Che aridità!!!
Viva gli gnù!
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